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Golgi, Camillo
 
 Vita

Golgi, Camillo (Corteno, Brescia 1844 - Pavia 1926), medico italiano. Seguendo le orme del padre, anch'esso medico, Golgi si laureò in medicina presso l'università di Pavia, nel 1865.

Dopo avere lavorato per breve tempo in un ospedale per il trattamento delle malattie mentali, in cui ebbe come maestro il medico Cesare Lombroso, si dedicò agli studi di anatomia microscopica. Nel 1873, quando esercitava la professione di medico in un ospedale ad Abbiategrasso, effettuò in un piccolo laboratorio un'importante scoperta: la messa a punto di una nuova tecnica di fissazione e colorazione delle cellule nervose, che egli sottoponeva alla cosiddetta reazione cromoargentica (in cui utilizzava bicromato di potassio e nitrato d'argento). Grazie ad essa, egli riuscì a evidenziare nitidamente al microscopio la struttura fine delle cellule nervose e dei loro prolungamenti.

A seguito delle sue osservazioni, ottenne numerosi riconoscimenti che lo portarono a ricoprire diversi incarichi, come l'insegnamento di anatomia presso l'università di Siena, nel 1879, e successivamente di istologia e patologia generale presso l'università di Pavia. Nel 1886 pubblicò Sulla fina anatomia degli organi centrali del sistema nervoso, compendio delle sue osservazioni sulle cellule nervose. In particolare, Golgi scoprì che le sottili ramificazioni che fuoriescono dal corpo della cellula nervosa (i dendriti) non si collegano direttamente gli uni agli altri, come invece si riteneva. Egli pensava invece che nel tessuto nervoso vi fosse una struttura reticolare (che definiva “rete nervosa diffusa”), formata dall'intreccio e dai collegamenti tra i prolungamenti (assoni) delle cellule nervose. Secondo questa concezione, egli ipotizzava che gli impulsi si propagassero dall'insieme delle cellule componenti la rete. Ciò fu criticato dall'istologo spagnolo Santiago Ramón y Cajal che, applicando e raffinando la tecnica di fissazione delle cellule nervose, nel 1888 elaborò il primo nucleo della teoria del neurone, secondo la quale gli impulsi si propagano da un neurone all'altro (vedi Neurofisiologia). Nel 1898 scoprì un sistema di membrane interno alle cellule, che dal suo nome fu detto apparato di Golgi. Autorevoli rimangono anche i suoi studi sulla malaria. Per le sue ricerche sui tessuti nervosi nel 1906 condivise il premio Nobel per la medicina o la fisiologia, con l'istologo Cajal.

"Golgi, Camillo," Microsoft® Encarta® Enciclopedia Online 2002
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